Dott. Marco Forti – Dott.ssa Marilena De Angelis

Genitori imperfetti, bambini felici

Diventare genitori è un’esperienza ineguagliabile, unica al mondo: un’avventura straordinaria e nel contempo difficile.

L’aspetto più toccante della genitorialità è legata alla nostra imperfezione.

Ci vengono regalati questi meravigliosi cuccioli umani appena nati, eppure noi stessi siamo così imperfetti, così enormemente non qualificati per rendere loro omaggio.

D’altronde il genitore del nuovo millennio si è ritrovato incaricato di compiti educativi prima inesplorati.

Rifiutati i ruoli autoritari ed algidi di un tempo, ci si sta confrontando attraverso un nuovo modello relazionale con i figli, una relazione fatta di maggior dialogo, empatia e partecipazione emotiva.  Due enormi conquiste nell’esperienza genitoriale, ma che non sono esenti da incognite ed insicurezze; così di fronte al nuovo nato che reclama amore ed interesse assoluto ci si ritrova affaticati fisicamente ed emotivamente. Si aggiunge il fatto che, purtroppo, viviamo nell’epoca della performance, dove tutti devono offrire prestazioni, essere sempre all’altezza delle situazioni, a cominciare proprio dalle mamme e dai papà che devono dimostrarsi capaci, indipendentemente dalle circostanze. Inoltre, prima di oggi, mai nessun tempo, ha dedicato tanta attenzione al rapporto genitori e figli, un rapporto in cui il bambino viene sempre di più “pericolosamente” inquadrato come un principe al quale la famiglia va ad offrire innumerevoli servigi.

 

Come sostiene la letteratura clinica,  nessun genitore dovrebbe aspirare a essere ideale, ma dovrebbe piuttosto accontentarsi di essere “normale”, non per riserbo o per pessimistica rassegnazione, ma perché solo riconoscendo i propri limiti che può esercitare in modo efficace il proprio ruolo; ogni lavoro comporta inevitabilmente una certa dose di inefficienza, oltre a momenti di profonda frustrazione e difficoltà.

I genitori andrebbero sostenuti con i propri figli partendo dalla considerazione che il “genitore ideale” non esiste e  non esistono “ricette preconfezionate” adatte a tutti, poiché l’esperienza genitoriale è un’esperienza di relazione, che oltre ad essere unica è un processo in cui anche gli “errori sono possibili”.

 

Esiste un naturale divario fra “ciò che si sa” a “ciò che si è”, ed è la premessa mentale giusta quando ci pone in una dimensione di accadimento e cura.

Come ha ben descritto lo psicoanalista austriaco B. Bettelheim per crescere ed educare bene i nostri figli,

“ (…) non bisogna cercare di essere dei genitori perfetti (…). La perfezione non è alla portata del normale essere umano (…). È invece alla portata di tutti essere “genitori passabili”, o “sufficientemente idonei”.

Un genitore che compie piccoli o grandi errori e sia consapevole dei limiti e delle carenze della propria umanità risulterebbe sicuramente più sereno, ma soprattutto più tollerante con se stesso e con chi gli sta attorno.

Le imperfezioni fanno parte di noi, non dobbiamo cancellarle, dobbiamo piuttosto coltivare quella capacità “primaria” di essere presenti nella vita dei nostri bambini.  I nostri figli d’altronde cresceranno “sufficientemente bene” anche guardando ai nostri difetti, alle nostre mancanze.

La qualità più importante di un genitore è allora la fiducia nelle proprie capacità naturali, pronto ad imparare dall’esperienza. I conflitti e i sentimenti negativi fanno parte di diritto della vita, tanto quanto quelli positivi.

La normalità non è l’assenza di problemi o di conflitti, ma è la capacità di gestirli, i bambini non sanno che farsene di genitori intransigenti e distanti emotivamente, così concentrati sul figlio ideale.

Ai bambini importa che i genitori gli siano vicini e accessibili.

Le risposte alle loro esigenze sono dentro di noi:se ricordiamo la nostra infanzia e gliela sappiamo raccontare, se prendiamo sul serio il loro punto di vista, se accogliamo le loro trasgressioni – anche senza accettarle -, se li sosteniamo sempre con tutta la nostra fiducia, saremo dei genitori forse imperfetti, ma non deludenti.

Dott. Marco Forti.
Psicologo, Psicoterapeuta & Sessuologo Clinico
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